Revisioni pianistiche a cura del Maestro Sandro Baldi
Queste nuove revisioni pianistiche sono rivolte a chi pensa che la diteggiatura non dipenda solo da fattori soggettivi ma possa diventare oggetto di studio per facilitare e perfezionare l’esecuzione e per meglio fissare la memoria dei brani
CASA MUSICALE ECO
Tel: 039-2003429 e-mail: casamusicaleeco@tin.it
Acquisti on line: www.casamusicaleeco.com
NUOVE REVISIONI PIANISTICHE CON CD ALLEGATO A CURA DI SANDRO BALDI
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Sonata “Al chiaro di luna”
opera 27 n. 2
(numero catalogo 1779)
Rondò “Alla Turca”
(numero catalogo 1778)
“Mi piace Mozart”
22 brevi composizioni per giovani pianisti
(numero catalogo 1709 con cd allegato)
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25 STUDI op. 176
facili e progressivi
(numero catalogo 1635 con cd allegato)
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JEAN BAPTISTE DUVERNOY
20 STUDI op. 276
scuola preparatoria della velocità
(numero catalogo 1636 con cd allegato)
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25 STUDI OP. 47
(numero catalogo 1710).
CASA EDITRICE BÈRBEN
Tel: 071-204428 e-mail: info@berben.it
JOHANN SEBASTIAN BACH
20 composizioni per pianoforte
Invenzioni a 2 voci, minuetti ecc
(numero catalogo Urtext 4303)
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MUZIO CLEMENTI
6 sonatine op. 36
per pianoforte
(numero catalogo Urtext 4421)
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WOLFGANG AMADEUS MOZART
Fantasia KV 397
per pianoforte
(numero catalogo Urtext 4386)
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WOLFGANG AMADEUS MOZART
Sonata KV 545
per pianoforte
(numero catalogo Urtext 4312)
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WOLFGANG AMADEUS MOZART
Sonata KV 570
per pianoforte
(numero catalogo Urtext 4387)
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JEAN BAPTISTE DUVERNOY
15 studi per pianoforte op. 120
Scuola del meccanismo
(numero catalogo Urtext 4513)
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JOHANN BAPTIST CRAMER
12 studi celebri per pianoforte
dalla Grosse Praktische Pianoforte-Schule
(numero catalogo Urtext 4683)
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FERDINAND BEYER
60 studi scelti
per pianoforte, dall’op. 101
(numero catalogo Urtext 4684)
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ALCUNE RECENSIONI ALLE REVISIONI PIANISTICHE CURATE DA SANDRO BALDI
LA SCELTA DEI BRANI PIU CELEBRI ATTUATA DALLE TRE PRINCIPALI RACCOLTE IN COMMERCIO: Album di Anna Magdalena Bach, Ventitre pezzi facili, Invenzioni a due voci permette all’antologia di essere completa e progressiva per allievi dal 1° al 3° corso… Il testo originale e la tavola degli abbellimenti consentono anche al pianista l’utilizzo dell’antologia per esecuzioni professionali…. La presenza di molti numeri (dita) sulle note aiuta l’allievo che legge per la prima volta il brano a mani unite a non sbagliare diteggiatura….Il capitolo sui consigli per l’esecuzione e quello sull’articolazione compensano la “quasi” mancanza di segni di articolazione e di dinamica del testo originale dando suggerimenti didattici utili ad allievi ed insegnanti (senza “rovinare” il testo con segni arbitrari come accade nella maggior parte delle edizioni in commercio) e li informano sui saggi più significativi che riguardano la prassi esecutiva su Bach…(Amici della Musica, dicembre 1999)
NON SONO FREQUENTI, NEL PANORAMA DELLA LETTERATURA PIANISTICA, EDIZIONI E REVISIONI CHE FACILITINO REALMENTE LA LETTERATURA E L’APPRENDIMENTO DEI BRANI. A volte si acquistano splendidi spartiti in cui è ben curata la prefazione storico musicale ma non la diteggiatura, che è inutilmente complessa e pare non essere proprio frutto di una consolidata esperienza esecutiva. Ecco il motivo della nuova edizione della Bèrben… L’antologia di Bach parte proprio dai programmi di pianoforte dei primi tre anni di conservatorio ma si differenzia dalle altre revisioni per la facilità della diteggiatura, la precisione storica nella risoluzione degli abbellimenti e la particolare chiarezza di impaginazione dei pentagrammi…. Partiamo proprio dalla diteggiatura: ogni posizione è studiata con estrema cura per risolvere i più frequenti problemi tecnici…e permette di rispettare i più importanti principi di fraseggio delle linee melodiche… Un particolare riguardo è dato alla risoluzione degli abbellimenti, realizzato secondo il manoscritto autografo dello stesso Bach… (Strumenti e Musica, gennaio 2000, Alessandra Doria)
E’ USCITA DI RECENTE UNA RACCOLTA DI PEZZI DI J. S. BACH EDITA DALLA BÈRBEN, rivolta agli allievi dal 1° al 3° corso che si basa sull’edizione originale, quasi sempre priva di segni di articolazione e di dinamica; a supporto di questa mancanza vengono inserite delle interessanti schede appunto sull’articolazione, sull’interpretazione degli abbellimenti e su consigli per l’esecuzione riguardanti tutti i brani inseriti. La particolare diteggiatura, in parecchi casi da scegliere tra due, ha lo scopo di mantenere il più possibile la mano aderente alla tastiera per semplificare l’esecuzione: molti sono i riferimenti ad alcuni testi fondamentali sull’argomento (Badura-Skoda e Keller)… Si evidenzia un profondo ed attento studio operato dai curatori e per questo motivo ne consigliamo la visione ad insegnanti ed allievi …. (Musica e Scuola, marzo 2000, Pierluigi Puglisi)
DOPO BACH E MOZART ecco un’altra interessante revisione [Duvernoy op. 120] che ha il pregio maggiore nella moderna diteggiatura che rende più facile il compito del giovane allievo. Non più inutili spostamenti e superflui cambi di dita sullo stesso tasto, uso del pollice sui tasti neri e abbellimenti realizzati pensando alle possibilità tecniche degli studenti dei primi anni… (Musica e Scuola, 15 ottobre 2000 , Dino Gatti)
GIUSTIZIA PER L’AUTORE Quello che troviamo interessante in questa riedizione di un classico della letteratura didattica del pianoforte come gli studi op. 176 di Duvernoy è l’accoppiata cd-note biografiche. Un sistema per dare spessore all’autore, per inquadrarne la produzione nell’ambito di un insegnamento amatoriale, e insieme per permettere l’ascolto di una buona esecuzione di questi studi, che siamo abituati a sentire in riproduzioni che, con una certa dose di eufemismo, potremmo definire non troppo fedeli all’originale. (Suonare, aprile 2004 , Giovanni Gioanola)
LE SEI CELEBERRIME SONATINE DI CLEMENTI, croce e delizia di tutti i principianti di pianoforte, ci giungono grazie alla Bèrben in una nuova e interessante revisione curata da Sandro Baldi e Laura Di Cera, che ha il suo pregio maggiore nella moderna diteggiatura. Non più inutili spostamenti (la scelta della nuova diteggiatura privilegia la mano ferma, mantenendo così un’unica posizione), né superflui cambi di dita sullo stesso tasto, ma uso del pollice anche sui tasti neri… Un bel lavoro che va ad aggiungersi ai precedenti, sempre curati per la Bèrben… (Strumenti e Musica, ottobre 2000, D.G.)
FRUTTO DELLA COSTANTE PRATICA NELL’INSEGNAMENTO, LA REVISIONE DELLE SONATINE OP. 36 DI MUZIO CLEMENTI proposta per la Bèrben da Sandro Baldi e Laura Di Cera si va ad aggiungere ad altre edizioni che hanno come scopo preciso quello didattico. Soprattutto colpisce il lavoro accurato compiuto sulla diteggiatura, che prende come punto di riferimento le diteggiature clementine originali, ma poi se ne distacca nella consapevolezza dell’evoluzione che, dall’Ottocento ad oggi, hanno subìto sia la tecnica pianistica che, conseguentemente, l’arte del diteggiare. L’edizione è basata, perduto l’autografo, sulla prima edizione a stampa (Londra, 1797) controllata ed approvata dall’autore. Ben venga, quindi, questo aggiornamento del testo, che consente, una volta di più, di scoprire la validità inossidabile del grande didatta… (A.M.I.S., ottobre 2000, Maria Chiara Mazzi)