I Componenti della Giuria del XIII Concorso pianistico Internazionale

“Andrea Baldi” (7,8,9 giugno 2024)

 

Boris Bekhterev nasce da una famiglia di musicisti, inizia a studiare a 5 anni e si forma presso la Scuola Musicale Gnessin di Mosca dalla quale uscirà insignito di una medaglia. Si perfeziona, sino al conseguimento del dottorato con brillanti risultati,  al Conservatorio “P. I. Chaikovsky” di Mosca nella classe del celebre Maestro J. Milstein. Nel 1970, dopo aver ottenuto il Primo Premio al Concorso Sovietico per Pianisti, inizia un’importante attività concertistica come solista e in duo con il celebre violinista Vladimir Spivakov. Protagonista di prestigiosi concerti in Unione Sovietica e nelle più famose sale d’Europa: Konzerthaus di Vienna,  Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro alla Scala di Milano, d’America: Carnegie Hall di New York, del Giappone ed altri paesi, vanta un repertorio solistico molto ampio che dal barocco di Bach e Scarlatti, attraverso il classicismo e il romanticismo, toccando la cultura impressionista francese, arriva sino ai compositori moderni e contemporanei. Una gran parte del suo repertorio è costituita dalle opere di compositori russi, particolarmente di Scriabin. Ha suonato con molte orchestre in Unione Sovietica e con orchestre di musica da camera come I Virtuosi di Mosca, English Chamber Orchestra, l’Orchestra da Camera Franz Liszt di Budapest e l’Orchestra da Camera di Praga. Ha insegnato dal 1972 al 1986 al Conservatorio di Mosca  tenendo contemporaneamente per 4 anni i corsi di perfezionamento all’Académie Internationale di Tours in Francia. Dal 1987 al 1996 è vissuto in Italia dove ha proseguito sia la sua attività pedagogica in varie Master Class che l’attività concertistica come solista e in collaborazione con violinisti quali Boris Belkin, Uto Ughi, Pavel Berman e con  il flautista Maxence Larrieu.  Si è inoltre esibito nel Trio “César Franck” insieme al violinista Felice Cusano e alla violoncellista Susan Moses dando concerti in Italia e negli Stati Uniti. Nel 1996 è stato invitato da Kobe College in Giappone, che gli ha assegnato un incarico di professore di Pianoforte e dal 1998 è stato professore anche alla Mukogawa University.  Nei 15 anni in cui è vissuto in Giappone, si è esibito regolarmente in recital e in duo pianistico, ha suonato musica da camera con famosi musicisti, ha accompagnato cantanti giapponesi di fama europea con programmi di Lieder. E’ stato spesso invitato a far parte di giurie di importanti concorsi internazionali in Italia e in Giappone. I suoi dischi pubblicati dalla casa discografica “Melodia” e dalla “EMI” con le sonate di Schubert, pezzi raramente eseguiti di Prokofiev (“Pensieri” e “Cose in sè”) e con opere eseguite insieme a Vladimir Spivakov, hanno ottenuto molto successo. Dal 1994 al 2003 ha registrato 6 CD di musica russa ed europea per la Phoenix Classics. Attualmente collabora con CamerataTokyo, Japan che ha già pubblicato numerosi CD con musica di Scriabin e Medtner e che sono stati recensiti molto positivamente da vari critici musicali. Dal 2011 è tornato nuovamente in Italia dove continua la sua attività pedagogica e artistica. Nel 2015 ha completato la registrazione di tutte le opere di Scriabin per pianoforte.

 

LUCA RASCA allievo di Franco Scala all’Accademia Pianistica di Imola, dove tuttora vive, è vincitore di numerosi premi in campo nazionale e internazionale tra cui: London Piano Competition, Busoni di Bolzano, Palma d’Oro di Finale Ligure, Schubert di Dortmund, Scriabin di Grosseto, Chopin di Roma, Città di Treviso, Casagrande di Terni, Viotti di Vercelli. Svolge attività concertistica da solista, in musica da camera e ha suonato oltre 20 concerti per pianoforte e orchestra con prestigiose formazioni tra cui l’Orchestra Sinfonica della Rai, i Virtuosi di New York, la London Philharmonic Orchestra con la quale ha debuttato alla Royal Festival Hall di Londra con il primo concerto di Brahms alla presenza di Sua Altezza Reale Carlo d’Inghilterra. Ha all’attivo numerose registrazioni discografiche, è spesso membro di giuria di concorsi nazionali e internazionali ed è attivo in campo didattico da oltre 20 anni. Scrive per la rivista Suonare News, è direttore artistico del Concorso Internazionale Palma d’Oro di Finale Ligure (SV), fondatore e docente al Piano Summer Campus di Tolmezzo (UD), che si svolge annualmente nel mese di luglio. E’ titolare della Cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Pesaro. Dal dicembre 2015 è Steinway Artist e dal 2019 è artista Universal Classics&Jazz, etichetta per la quale è uscito l’album di debutto, dedicato a sonate di Muzio Clementi, nel novembre 2019.

LUISA FANTI dopo gli studi pianistici, con la Prof.ssa Maggini, e in Musica Jazz presso il Conservatorio di Bologna, si è perfezionata in Musica da Camera- due pianoforti presso l’Accademia Internazionale Pianistica di Imola e laureata col massimo dei voti in Discipline Musicali- indirizzo solistico- presso il Conservatorio di Parma. Si è classificata in vari concorsi nazionali ed internazionali : da solista 1° premio all’ “Ottocento Festival di Saludecio – Cattolica”, al “Forgione di Verbania (NO)”, in Trio pianistico a 6 mani il 1° premio al Concorso “Paul Harris” Milano e il 1° premio al Concorso Internazionale Marktoberdorf  ; altri premi a “Bardolino”, al “Trofeo Pietro Napoli- Livorno”,  al “Coppa pianisti d’Osimo”. al “Rovere d’oro – Imperia (in trio flauto, violoncello e pf)”, al “Franchini – Reggio Emilia (in duo con flauto), al “Fidapa- Pisa (in duo a 4 mani)”. Apprezzata dal M° Vladimir Ashkenazy, si è perfezionata con i Maestri Voskobojnikov, Delle Vigne, Mostacci, Fiorentino, Cappello. Ha al suo attivo concerti sia da solista che in formazioni cameristiche (duo e trio pianistico, duo con organo; duo, trio e quintetto con archi e/o  fiati) e con orchestra, esibendosi nelle maggiori città italiane (Società dei Concerti di Milano, Conoscere la Musica di Bologna, Teatro Comunale di Lugo, Università di Bologna e Siena, Agimus, Associazione Amici della Musica) e in Europa – Grecia, Russia (tournée anche in duo pianistico), Bulgaria (tournée), Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Spagna, Canarie, Francia, Portogallo. Ha fatto parte del Baynov Piano Ensemble suonando a 4/8 pianoforti  (da 8 a 16 mani) in Festival  tedeschi. Nel 2001 ha partecipato all’esecuzione delle Variazioni Goldberg di Bach ad opera di 32 pianisti bolognesi presso il Teatro Comunale di Bologna.  Nel 1996 con il Gruppo Octandre (con l’organo) presso l’Accademia Chigiana di Siena ha eseguito la prima esecuzione de “I Fatti di Frontiera II” di G.Ghirardi.  Nel 1996 ha tenuto una conferenza-concerto per l’EPTA ITALY sul tema “L’opera pianistica e didattica di Lino Liviabella”. E’ membro della Piano Duo Association di Tokio.  Dal 1992 ha coperto le cattedre di Pianoforte Principale presso i Conservatori di Parma, Pesaro, Potenza e Gallarate (VA). Titolare della cattedra di Pianoforte principale dal 2003 al 2014 presso il Conservatorio di Bergamo, dal 2014 al 2019 presso il Conservatorio di Cesena (FC), è ora Docente  presso il Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna. Membro di Giuria al Concorso “Promenade 2006” – Vibo Valentia, all’8° Concorso Pianistico Nazionale “Luigi Paduano” – Cercola (NA) – 2004, al IX Concorso Pianistico Internzionale “A.Baldi”-2019. Ha inciso per la Dynamic l’integrale delle Opere per 4 mani e 2 pianoforti di D.Šostakovič. (recensioni su: Piano Magazine Parigi genn/febb ’05 e su Classic Voice gen.’05 )

 

 

DENIS ZARDI, pianista e compositore, divide la sua attività artistica fra solismo e musica da camera, suonando per le più importanti società di concerti in Italia, Europa, Stati Uniti e Sud America.  Ha studiato col M° Mauro Minguzzi diplomandosi al Conservatorio “Boito” di Parma, si è perfezionato all’Accademia pianistica “Incontri col Maestro” di Imola col M° Franco Scala e presso il Conservatorio Europeo di Rotterdam col M° Aquilles Delle Vigne. Ha vinto oltre 20 primi premi in Concorsi Nazionali ed Internazionali distinguendosi per le esecuzioni di Schumann, Liszt e Rachmaninoff. Collabora da anni con il violinista Roberto Noferini, il violoncellista Andrea Noferini e con il flautista Filippo Mazzoli. Si è diplomato in composizione analitica al Conservatorio “Martini” di Bologna col M° Paolo Aralla. E’ cofondatore dell’Ensemble Istantanea di Bologna, che si occupa di musica contemporanea. E’ docente di pianoforte presso il Conservatorio “Buzzolla” di Adria e la Scuola “Sarti” di Faenza.

 

 

Alberto Spano  Direzioni artistiche di eventi Dal 1992, anno in cui è subentrato al Professor Lamberto Trezzini, fino al 2012 è stato direttore artistico del «Festival Internazionale di Santo Stefano» di Bologna. È inoltre fondatore e direttore artistico del Festival «Pianofortissimo» di Bologna, che dal 2013 si tiene ogni estate nel cortile dell’Archiginnasio.Tra le numerose altre rassegne musicali di cui è stato ideatore e direttore artistico si contano «Le Quattro Stagioni del Lied» e «Pianoforum» (per l’Università di Bologna), «Bologna Sogna» e «Lezioni di Piano» (per il Comune di Bologna), «La virtù in musica», «Bachianas 2011». Nel corso della sua ultratrentennale attività di direttore artistico ha scoperto e portato per la prima volta in Italia numerosi musicisti, oggi di fama internazionale. Fra i tanti vanno ricordati Ramin Bahrami (nel 1994 a Portogruaro e poi a Bologna), Daniil Trifonov (nel 2008 a San Marino), Jan Lisiecki (nel 2011 a Bologna), Antonii Baryshevskyi (nel 2011 a Bolzano), Aaron Pilsan (nel 2017 a Bologna).  Consulenze artistiche È stato consulente artistico di molte manifestazioni e teatri, fra cui il Teatro Nazionale di Ricerca Teatro di Leo de Berardinis–San Leonardo di Bologna, il Teatro Rossini di Lugo di Romagna, il Teatro delle Celebrazioni di Bologna, “Arte Fiera” di BolognaFiere, Gioventù Musicale d’Italia, Amici del Quartetto Guido Borciani di Reggio Emilia, Festival dei Sensi della Valle d’Itria. Produzioni discografiche  Dal 1989 ha avviato un’intensa attività di produttore discografico. Tra le etichette con cui collabora ci sono Deutsche Grammophon, Decca, Universal, Ermitage, Aura Music, Papageno. Ha inoltre ideato la realizzazione di varie collane discografiche per il Gruppo l’Espresso–la Repubblica, fra le quali «La leggenda di Arturo Benedetti Michelangeli», «La Grande Storia della Musica Classica», «Ambient Music», «La Grande Lirica».  Partecipazioni a giurie musicali È stato membro di giuria in vari concorsi internazionali, fra cui il Concorso per Cantanti Lirici “Giuseppe di Stefano” di Trapani, il Premio Internazionale «La Siòla d’oro–Lina Pagliughi» e il Concorso Pianistico Internazionale «Andrea Baldi». Attività giornalistica e pubblicazioni Giornalista professionista dal 1995, è stato fondatore e direttore responsabile delle riviste specializzate Lyrica e Symphonia.  Come critico musicale ha collaborato con i quotidiani Il Resto del Carlino, la Repubblica e con vari periodici, fra i quali L’Europeo, Musica, Il Giornale della Musica, l’Opera, Musica Jazz. Ha curato numerosi libri di argomento musicale, fra cui «Celibidache e Bologna» (2004), «Celibidache, l’altro maestro» (1997), «Vita con Ciro: biografia di Arturo Benedetti Michelangeli» (1997), «Philharmonia» (1993), e i programmi di sala di enti lirici e teatri, fra i quali il Teatro Comunale di Bologna, l’Arena di Verona, il Teatro Regio di Torino.  È stato responsabile dell’ufficio stampa di varie manifestazioni, fra cui il «Lugo Opera Festival», «Purtimiro», il «Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni» di Bolzano, l’«Aterforum Festival», il «Festival Musicale» di Portogruaro, l’Accademia Pianistica «Incontri col Maestro» di Imola, il Festival «Opera Barga», la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, il Teatro Massimo Bellini di Catania, l’Accademia Filarmonica di Verona.  Dicono di lui  «Le grandi etichette investono sui pochi nomi che vendono, e semmai li “rinfrescano” con ampliamenti di repertorio o abbinamenti di richiamo (Chailly/Bollani/Bahrami, Abbado/Grimaud/Pires e via dicendo). Oppure vanno a caccia del nuovo talento – a metà giugno in Santo Stefano (a Bologna), grazie all’orecchio fine e all’istinto da talent-scout di Alberto Spano, ha suonato il talentuosissimo sedicenne polacco-canadese Jan Lisiecki: d’ora in poi sarà più difficile ascoltarlo in piccoli festival, visto che era stato ingaggiato (il più giovane della storia dell’etichetta) qualche settimana prima dall’Universal – , ma non sempre i lussuosi e scomodissimi album-cartella stampa che arrivano in redazione mantengono ciò che promettono. O lo mantengono almeno per il tempo sufficiente a ripagare l’investimento promozionale» (A. Foletto, Suonare News, luglio/agosto 2011). «Un produttore (finalmente): è Alberto Spano, che se ne impippa delle convenienze e cerca novità anche a costo di sbagliare. Bolognese, ha coraggio in un mondo di furbi. Produce il talento immenso di Maria Perrotta, che ha suonato giovedì le Goldberg a Lugo di Romagna con controllo purissimo di sé e della partitura. Un pianismo il suo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould» (N. Carusi, Libero, 17 gennaio 2012). «Dietro i grandi pianisti, un silenzioso plotone di talent-scout si muove al loro passo. Anzi, uno indietro, perché lo scopo è proprio precedere la fama. Alberto Spano, classe 1962, come Rossini migrato da Lugo a Bologna, fa parte del raro mestiere dei setacciatori dell’ascolto. Ha organizzato rassegne che hanno fatto epoca, come il Festival di Santo Stefano. Dal 2013 è direttore artistico di Pianofortissimo. La quinta edizione, conferma la vocazione per la scoperta: metà dei pianisti ha meno di trent’anni e quasi di sicuro, dopo Pianofortissimo, non sarà più possibile sentirli a prezzi popolari. Semplicemente perché le grandi sale da concerto li avranno già opzionati. Nel carniere di Spano, produttore discografico per Decca e Deutsche Grammophon, giganteggiano nomi che oggi suonano solo per quattro zeri. Eppure Daniil Trifonov – il pianista under 30 più richiesto al mondo – apparve qui nel 2009, diciottenne, al Festival di Santo Stefano. “Lo sentii da un monitor – racconta Spano – e dovetti interrompere tutto: stavo ascoltando un genio. Feci appena in tempo a invitarlo a Bologna, primo concerto in Italia, e a produrre il suo primo disco per Decca. Oggi ha l’agenda piena per anni”. Da perfetti sconosciuti a stelle della musica. Il percorso è anche quello di Ramin Bahrami, uno degli interpreti più acclamati in Bach: “Non gli ho chiesto niente, né nome né provenienza. Era il 1994 e da lì abbiamo prodotto quindici dischi, alcuni entrati anche in classifica pop”» (L. Baccolini, la Repubblica, 7 giugno 2017). «Un talent-scout quasi infallibile è Alberto Spano, cui si deve la scoperta di numerosi talenti, soprattutto strumentisti. “Ci sono musicisti che esplodono giovanissimi e poi, nel prosieguo della carriera, pur rimanendo ad alto livello, non riescono più ad esprimere certi vertici (Menuhin, ad esempio) e ci sono talenti che esprimono il loro meglio dopo i 30, se non dopo i 40 anni. Pensiamo a pianisti come Maria Perrotta, Emanuele Arciuli, Pierre-Laurent Aimard. Non sono più ragazzi, ma il loro meglio hanno cominciato ad offrirlo in questi ultimi anni” (E. Girardi, Classic Voice, dicembre 2017).

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I componenti della giuria smim  del concorso Andrea Baldi 2024

riservato alle scuole medie ad indirizzo musicale

2 giugno 2024  c/o sede del circolo della musica di bologna

 DANIELA MAINARDI si è diplomata in Pianoforte presso il Conservatorio G.B.Martini di Bologna, sotto la guida della Prof.ssa Simonetta Ventura e ha conseguito in seguito anche il Diploma in Didattica della Musica. Ha svolto e svolge tuttora attività concertistica proponendo in particolare il repertorio per Duo pianistico, sia a quattro mani che per due pianoforti, anche in combinazione con altre formazioni cameristiche. Per quanto riguarda l’attività didattica, già docente di Educazione musicale nelle scuole medie fino al 1999, risulta poi vincitrice di concorso per il codice COTP06 divenendo quindi titolare di cattedra. Dal 1999 al 2008 è docente presso il Conservatorio Buzzolla di Adria; poi dal 2008 fino a tutt’oggi, presso il Conservatorio Martini di Bologna dove tiene corsi di Teoria ritmica e percezione per l’ordinamento preaccademico e di Ear Training e Lettura cantata e ritmica per studenti Afam di indirizzo classico e jazz.

GAIA PIZZIRANI si è diplomata presso il Conservatorio “G.B.Martini” Bologna sotto la guida del M° Luigi Mostacci con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. Vincitrice fin dall’età di 8 anni di numerosi concorsi nazionali ed internazionali.  Finalista al “Città di Senigallia”, “Città di Marsala” e al “Maria Canals” di Barcellona dove ha ottenuto il secondo posto assoluto. Ha tenuto numerosi concerti sia in Italia che in Francia, Spagna e Stati Uniti d’America. E’ stata prima pianista dell’Orchestra femminile Europea di Milano. Nel novembre 2014 come solista ha vinto il primo premio assoluto al Concorso internazionale Pianoloversover40 di Milano. Nel marzo 2015 è stata vincitrice del terzo premio al concorso nazionale pianistico “Giulio Rospigliosi”. Nel dicembre 2015 si è classificata tra i finalisti al concorso pianistico “Città di Albenga” nella categoria “Eccellenza Solisti”.

 ALBERTO SPANO  Direzioni artistiche di eventi Dal 1992, anno in cui è subentrato al Professor Lamberto Trezzini, fino al 2012 è stato direttore artistico del «Festival Internazionale di Santo Stefano» di Bologna. È inoltre fondatore e direttore artistico del Festival «Pianofortissimo» di Bologna, che dal 2013 si tiene ogni estate nel cortile dell’Archiginnasio.Tra le numerose altre rassegne musicali di cui è stato ideatore e direttore artistico si contano «Le Quattro Stagioni del Lied» e «Pianoforum» (per l’Università di Bologna), «Bologna Sogna» e «Lezioni di Piano» (per il Comune di Bologna), «La virtù in musica», «Bachianas 2011». Nel corso della sua ultratrentennale attività di direttore artistico ha scoperto e portato per la prima volta in Italia numerosi musicisti, oggi di fama internazionale. Fra i tanti vanno ricordati Ramin Bahrami (nel 1994 a Portogruaro e poi a Bologna), Daniil Trifonov (nel 2008 a San Marino), Jan Lisiecki (nel 2011 a Bologna), Antonii Baryshevskyi (nel 2011 a Bolzano), Aaron Pilsan (nel 2017 a Bologna).  Consulenze artistiche È stato consulente artistico di molte manifestazioni e teatri, fra cui il Teatro Nazionale di Ricerca Teatro di Leo de Berardinis–San Leonardo di Bologna, il Teatro Rossini di Lugo di Romagna, il Teatro delle Celebrazioni di Bologna, “Arte Fiera” di BolognaFiere, Gioventù Musicale d’Italia, Amici del Quartetto Guido Borciani di Reggio Emilia, Festival dei Sensi della Valle d’Itria,.  Produzioni discografiche  Dal 1989 ha avviato un’intensa attività di produttore discografico. Tra le etichette con cui collabora ci sono Deutsche Grammophon, Decca, Universal, Ermitage, Aura Music, Papageno. Ha inoltre ideato la realizzazione di varie collane discografiche per il Gruppo l’Espresso–la Repubblica, fra le quali «La leggenda di Arturo Benedetti Michelangeli», «La Grande Storia della Musica Classica», «Ambient Music», «La Grande Lirica».  Partecipazioni a giurie musicali È stato membro di giuria in vari concorsi internazionali, fra cui il Concorso per Cantanti Lirici “Giuseppe di Stefano” di Trapani, il Premio Internazionale «La Siòla d’oro–Lina Pagliughi» e il Concorso Pianistico Internazionale «Andrea Baldi». Attività giornalistica e pubblicazioni Giornalista professionista dal 1995, è stato fondatore e direttore responsabile delle riviste specializzate Lyrica e Symphonia.  Come critico musicale ha collaborato con i quotidiani Il Resto del Carlino, la Repubblica e con vari periodici, fra i quali L’Europeo, Musica, Il Giornale della Musica, l’Opera, Musica Jazz. Ha curato numerosi libri di argomento musicale, fra cui «Celibidache e Bologna» (2004), «Celibidache, l’altro maestro» (1997), «Vita con Ciro: biografia di Arturo Benedetti Michelangeli» (1997), «Philharmonia» (1993), e i programmi di sala di enti lirici e teatri, fra i quali il Teatro Comunale di Bologna, l’Arena di Verona, il Teatro Regio di Torino.  È stato responsabile dell’ufficio stampa di varie manifestazioni, fra cui il «Lugo Opera Festival», «Purtimiro», il «Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni» di Bolzano, l’«Aterforum Festival», il «Festival Musicale» di Portogruaro, l’Accademia Pianistica «Incontri col Maestro» di Imola, il Festival «Opera Barga», la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, il Teatro Massimo Bellini di Catania, l’Accademia Filarmonica di Verona.  Dicono di lui  «Le grandi etichette investono sui pochi nomi che vendono, e semmai li “rinfrescano” con ampliamenti di repertorio o abbinamenti di richiamo (Chailly/Bollani/Bahrami, Abbado/Grimaud/Pires e via dicendo). Oppure vanno a caccia del nuovo talento – a metà giugno in Santo Stefano (a Bologna), grazie all’orecchio fine e all’istinto da talent-scout di Alberto Spano, ha suonato il talentuosissimo sedicenne polacco-canadese Jan Lisiecki: d’ora in poi sarà più difficile ascoltarlo in piccoli festival, visto che era stato ingaggiato (il più giovane della storia dell’etichetta) qualche settimana prima dall’Universal – , ma non sempre i lussuosi e scomodissimi album-cartella stampa che arrivano in redazione mantengono ciò che promettono. O lo mantengono almeno per il tempo sufficiente a ripagare l’investimento promozionale» (A. Foletto, Suonare News, luglio/agosto 2011). «Un produttore (finalmente): è Alberto Spano, che se ne impippa delle convenienze e cerca novità anche a costo di sbagliare. Bolognese, ha coraggio in un mondo di furbi. Produce il talento immenso di Maria Perrotta, che ha suonato giovedì le Goldberg a Lugo di Romagna con controllo purissimo di sé e della partitura. Un pianismo il suo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould» (N. Carusi, Libero, 17 gennaio 2012). «Dietro i grandi pianisti, un silenzioso plotone di talent-scout si muove al loro passo. Anzi, uno indietro, perché lo scopo è proprio precedere la fama. Alberto Spano, classe 1962, come Rossini migrato da Lugo a Bologna, fa parte del raro mestiere dei setacciatori dell’ascolto. Ha organizzato rassegne che hanno fatto epoca, come il Festival di Santo Stefano. Dal 2013 è direttore artistico di Pianofortissimo. La quinta edizione, conferma la vocazione per la scoperta: metà dei pianisti ha meno di trent’anni e quasi di sicuro, dopo Pianofortissimo, non sarà più possibile sentirli a prezzi popolari. Semplicemente perché le grandi sale da concerto li avranno già opzionati. Nel carniere di Spano, produttore discografico per Decca e Deutsche Grammophon, giganteggiano nomi che oggi suonano solo per quattro zeri. Eppure Daniil Trifonov – il pianista under 30 più richiesto al mondo – apparve qui nel 2009, diciottenne, al Festival di Santo Stefano. “Lo sentii da un monitor – racconta Spano – e dovetti interrompere tutto: stavo ascoltando un genio. Feci appena in tempo a invitarlo a Bologna, primo concerto in Italia, e a produrre il suo primo disco per Decca. Oggi ha l’agenda piena per anni”. Da perfetti sconosciuti a stelle della musica. Il percorso è anche quello di Ramin Bahrami, uno degli interpreti più acclamati in Bach: “Non gli ho chiesto niente, né nome né provenienza. Era il 1994 e da lì abbiamo prodotto quindici dischi, alcuni entrati anche in classifica pop”» (L. Baccolini, la Repubblica, 7 giugno 2017). «Un talent-scout quasi infallibile è Alberto Spano, cui si deve la scoperta di numerosi talenti, soprattutto strumentisti. “Ci sono musicisti che esplodono giovanissimi e poi, nel prosieguo della carriera, pur rimanendo ad alto livello, non riescono più ad esprimere certi vertici (Menuhin, ad esempio) e ci sono talenti che esprimono il loro meglio dopo i 30, se non dopo i 40 anni. Pensiamo a pianisti come Maria Perrotta, Emanuele Arciuli, Pierre-Laurent Aimard. Non sono più ragazzi, ma il loro meglio hanno cominciato ad offrirlo in questi ultimi anni”» (E. Girardi, Classic Voice, dicembre 2017).